Fiere Eventi

ANTONIO CANOVA Museo Gypsotheca a Possagno : Amore e Psiche – Ninfa dormiente

Antonio canova museo gypsotheca a possagno

Immergiti nel Sacro Tempio della Forma:
Alla Scoperta della Gypsotheca Antonio Canova

Preparati a un’esperienza che va oltre la semplice visita a un museo. La Gypsotheca Antonio Canova a Possagno è un portale dimensionale che ti catapulta nel cuore pulsante della creazione artistica di uno dei più grandi scultori di tutti i tempi. Qui, tra le colline venete che hanno dato i natali a questo genio, non ammirerai solo opere finite, ma sonderai l’anima stessa del processo scultoreo, decifrando i segreti che trasformavano l’argilla e il gesso in eterne narrazioni di marmo.

Antonio Canova Biografia
Un Maestro tra Neoclassicismo e Mito

Prima di addentrarci nel fascino unico della Gypsotheca, è doveroso rendere omaggio all’uomo dietro il mito. Antonio Canova (1757-1822) fu l’indiscusso protagonista della scultura neoclassica. La sua abilità nel plasmare il marmo era talmente sublime da infondere alle sue figure un’incredibile vitalità, catturando la perfezione ideale e l’intensa emotività. Dai sensuali abbracci di Amore e Psiche alla maestosa compostezza di Napoleone come Marte Pacificatore, le sue creazioni hanno segnato un’epoca, influenzando generazioni di artisti.
Nato a Possagno, Canova mostrò precocemente un talento straordinario. La sua formazione lo portò a Venezia e poi a Roma, epicentro artistico del tempo, dove studiò i capolavori dell’antichità classica, fonte inesauribile di ispirazione per il movimento neoclassico. La sua fama crebbe rapidamente, commissioni prestigiose affluirono da tutta Europa, consacrandolo come uno degli artisti più celebri e ricercati del suo tempo.
La Gypsotheca: Un Santuario della Genesi Artistica
Ed è proprio nel suo luogo d’origine, a Possagno, che Canova volle che venisse custodito il cuore del suo lavoro: la Gypsotheca. Questo museo unico nel suo genere raccoglie una straordinaria collezione di modelli originali in gesso delle sue sculture più celebri. A differenza delle opere finite in marmo, spesso disseminate in musei di tutto il mondo, qui i gessi si presentano come testimoni diretti del pensiero creativo dell’artista.
Passeggiando tra queste figure bianche e silenziose, si ha l’impressione di spiare Canova nel suo atelier. Si percepisce l’evoluzione delle sue idee, dalle prime intuizioni ai dettagli più raffinati. Ogni modello in gesso porta con sé le impronte delle sue mani, le correzioni, i ripensamenti, svelando un processo tutt’altro che lineare, fatto di continua ricerca della perfezione.

Antonio canova monumento a maria cristina d'austria leone dormiente
Antonio canova monumento a maria cristina d'austria leone dormiente
Antonio canova ercole e lica in gesso 1795 1815
Antonio canova ercole e lica in gesso 1795 1815
Amore e psiche canova museo gypsotheca
Amore e psiche canova museo gypsotheca
Le grazie museo gypsotheca canova
Le grazie museo gypsotheca Canova foto Ludovica Gerardi
Le grazie antonio canova 1813 modello in gesso
Le grazie 1813 museo gypsotheca antonio canova possagno
Le grazie 1813 museo gypsotheca antonio canova possagno

Dove Riposano gli Dei di Marmo: Un Itinerario Canoviano
Se i gessi della Gypsotheca ci offrono uno sguardo intimo sul come, le sculture originali in marmo ci mostrano il cosa: la compiuta materializzazione del genio di Canova. Per ammirare queste opere eteree, capaci di sfidare il tempo, dobbiamo intraprendere un viaggio ideale attraverso alcuni dei più prestigiosi musei del mondo:

  • Galleria Borghese, Roma: Custodisce capolavori come “Paolina Borghese come Venere Vincitrice” e un modello in gesso di “Amore e Psiche”, mentre la versione completa è al Louvre.
  • Museo di Capodimonte, Napoli: Ospita una copia della “Venere Italica”, mentre l’originale si trova alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze.
  • Musée du Louvre, Parigi: Qui si può ammirare la celebre “Psiche rianimata dal bacio di Amore”, una delle opere più famose di Canova.
  • Victoria and Albert Museum, Londra: Conserva un gesso di “Le Tre Grazie”; la versione in marmo si trova all’Hermitage e al Castello di Woburn Abbey.
  • Palazzo Ducale, Venezia: Ospita il “Monumento a Francesco Morosini”, esempio di scultura celebrativa in stile neoclassico.
  • Museo Correr, Venezia: Custodisce diverse opere giovanili di Canova come “Orfeo ed Euridice” e “Dedalo e Icaro”, oltre a numerosi disegni e bozzetti.
  • Basilica di Santa Croce, Firenze: Contiene il “Monumento funebre di Vittorio Alfieri”, con una figura allegorica della Poesia profondamente canoviana.
  • Galleria d’Arte Moderna (GAM), Milano: Ospita alcune opere tra cui una versione dell'”Ebe”, oltre all'”Erma di Vestale”.
  • Musei Vaticani, Città del Vaticano: Conservano le celebri statue dei pugili “Creugante” e “Damosseno” e bozzetti canoviani. Nella Basilica di San Pietro si trova il “Monumento funebre di Clemente XIII”.
  • Kunsthistorisches Museum, Vienna: Espone il gruppo scultoreo “Teseo e il centauro”, di grande forza drammatica.
  • Alte Nationalgalerie, Berlino: Possiede una copia marmorea dell'”Ebe”.
  • Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo: Ospita una versione di “Amore e Psiche”, il gruppo di “Le Tre Grazie” e la “Danzatrice con le mani sui fianchi”.
  • Royal Collection, Buckingham Palace, Londra: Contiene il gruppo marmoreo “Marte e Venere”.
  • Pinacoteca Civica, Forlì: Ospita una versione dell'”Ebe”, pregevole esempio di eleganza neoclassica.
  • Reggia di Caserta: Vi si trova il “Busto di Ferdinando I delle Due Sicilie”, realizzato da Canova.
  • National Gallery of Scotland, Edimburgo: Ospita la scultura del “Paris”, figura mitologica resa con grazia e misura.
  • J. Paul Getty Museum, Los Angeles: Espone una delicata versione della “Venere che esce dal bagno”.
  • Minneapolis Institute of Art, Minneapolis: Conserva un’altra interpretazione della “Venere che esce dal bagno”.
  • Statens Museum for Kunst, Copenaghen: Ospita il busto di “Gioacchino Murat”.
  • Liechtenstein Museum, Vienna: Conserva il gruppo “Erminia tra i pastori”, ispirato alla Gerusalemme Liberata.
  • Fitzwilliam Museum, Cambridge: Espone il busto di “John Flaxman”, omaggio al celebre artista neoclassico inglese.
  • Palazzo Grimani, Venezia: Ospita alcune opere o gessi attribuiti alla scuola canoviana, anche se non originali certi di Canova.
  • Museo Civico di Bassano del Grappa: Conserva numerose opere giovanili e documenti legati alla vita dell’artista, originario della zona.
  • Museo di Santa Giulia, Brescia: Ospita opere neoclassiche di ambito canoviano, ma non opere certe di Canova.
  • Villa Carlotta, Tremezzo (Lago di Como): Accoglie il gruppo scultoreo “Amore e Psiche stanti”, una versione meno conosciuta ma raffinata.
  • Gypsotheca e Museo Antonio Canova, Possagno: Il museo più importante dedicato all’artista, nella sua città natale, con centinaia di gessi originali, bozzetti, tempere e il Tempio Canoviano da lui progettato.

Questi sono solo alcuni esempi di dove l’arte di Canova continua a incantare e a suscitare meraviglia. Ogni scultura è un inno alla bellezza, alla mitologia, alla forza espressiva del corpo umano.

Museo gypsotheca antonio canova possagno
Museo gypsotheca antonio canova

Antonio Canova – Il Mistero dei Puntini “Repere”: La Tecnica Svelata

Avvicinandoti ai modelli in gesso della Gypsotheca, un dettaglio catturerà inevitabilmente la tua attenzione: una fitta costellazione di piccoli fori, i cosiddetti “puntini” o “repere”. Lungi dall’essere imperfezioni, questi segni rivelano un aspetto cruciale della tecnica scultorea di Canova: la messa a punto.
Questo ingegnoso sistema permetteva di trasferire con precisione millimetrica le proporzioni e le forme dal modello in gesso al blocco di marmo. Attraverso l’utilizzo di fili a piombo e di un apposito strumento chiamato “pantografo a punti”, gli assistenti di Canova riportavano sul marmo le coordinate esatte indicate dai puntini sul gesso. Era un processo meticoloso e paziente, che garantiva la fedeltà assoluta all’ideazione originale dell’artista. Osservare questi puntini è come decifrare un antico codice, una testimonianza tangibile del rigore e della precisione che sottendevano la creazione di ogni capolavoro.
Possagno: Un Pellegrinaggio nell’Anima dell’Arte
Visitare la Gypsotheca Antonio Canova a Possagno è un’esperienza immersiva che va oltre la semplice contemplazione di opere d’arte. È un’occasione per comprendere il making-of della scultura, per entrare in contatto diretto con il genio creativo di un maestro. Camminare tra i suoi gessi è come assistere alla nascita di un’idea, seguirne lo sviluppo, intuire la fatica e la passione che hanno condotto alla creazione di capolavori immortali.
Oltre alla Gypsotheca, Possagno offre anche la possibilità di visitare la Casa Natale di Antonio Canova, un’affascinante dimora che conserva oggetti personali, disegni e sculture giovanili, offrendo un ritratto più intimo dell’artista. E non si può lasciare Possagno senza ammirare l’imponente Tempio Canoviano, un’opera neoclassica maestosa progettata dallo stesso Canova, che domina il paesaggio circostante come un monito eterno alla bellezza e all’armonia.

Amore e psiche antonio canova museo gypsotheca

Informazioni Utili per la Tua Visita:

  • Indirizzo: Via Antonio Canova, 74, 31054 Possagno TV, Italia
  • Orari di Apertura: Consultare il sito web ufficiale della Fondazione Canova per gli orari aggiornati.
  • Biglietti: Sono disponibili diverse tipologie di biglietto per la Gypsotheca, la Casa Natale e il Tempio.
  • Sito Web Ufficiale: Museo Antonio Canova
  • Come Arrivare: Possagno è facilmente raggiungibile in auto. Sono disponibili parcheggi nelle vicinanze. È possibile arrivare anche con i mezzi pubblici, verificando le linee e gli orari.

Non perdere l’occasione di intraprendere un viaggio nel cuore della scultura neoclassica. La Gypsotheca Antonio Canova ti aspetta per svelarti i segreti della forma, la passione del genio e la bellezza eterna dell’arte. Lasciati sorprendere dalla magia di un luogo dove il gesso respira e il marmo racconta storie immortali.

Ogni trattamento di dati personali avviene nel rispetto dei principi fissati all’articolo 5 del Regolamento (UE) 2016/679,